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1. Introduzione

Un circuito si dice in logica cablata quando ogni componente svolge una funzione logica ben precisa. Insieme alla logica programmata sono due metodi per controllare e automatizzare i processi industriali.

I componenti sono collegati tra di loro attraverso dei fili (cablaggio). Il circuito è molto semplice da realizzare ma è poco flessibile: una volta realizzato è molto difficile da modificare.

I componenti utilizzati nella logica cablata si dividono in:

  • Monostabili componenti che sono normalmente aperti (NO) o normalmente chiusi (NC) e che commutano il loro stato solo quando avviene un intervento esterno senza mantenerlo una volta che l’intervento esterno viene meno.

    Esempio: premo un pulsante, il componente commuta da contatto chiuso a contatto aperto e ci rimane fintanto che tengo premuto il pulsante.

  • Bistabili componenti che sono normalmente aperti (NO) o normalmente chiusi (NC) e che commutano il loro stato mantenendolo anche quando l’intervento esterno viene meno.

    Esempio: premo un pulsante, il componente commuta da contatto chiuso a contatto aperto e ci rimane fintanto che non viene premuto nuovamente il pulsante.

Struttura di un circuito in logica cablata #

Esempio pannello didattico in logica cablata
Esempio pannello didattico in logica cablata

I componenti dell’impianto vengono disposti all’interno di quadri elettrici, più grandi dei tipici quadri di distribuzione civili (centralini)

Dentro i quadri i componenti vengono agganciati a dei profilati normalizzati (barra DIN).

Tipologie di circuito #

In un impianto in logica cablata si trovano due circuiti principali:

  • Comando e segnalazione in questo circuito si hanno tutti i dispositivi di comando (pulsanti e interruttori) e di segnalazione (spie luminose). L’alimentazione dei componenti è a 12, 24 o 48 V e lavorano a bassa potenza.
Pulsantiera con pulsanti e spie
Pulsantiera con pulsanti e spie
  • Potenza in questo circuito si hanno tutti i dispositivi di potenza (relè e contattori) e quelli finali da controllare (es: motori trifase). L’alimentazione dei componenti è compresa tra i 230 e i 380 V e lavorano ad alta potenza.
Avviatore magnetico motore a contattore trifase

Codici alfanumerici #

In un circuito tutti i dispositivi vengono identificati tramite dei codici alfanumerici (con lettere e numeri). I codici seguono questa regola:

ABx

dove: AB sono due lettere che identificano la tipologia del dispositivo e x è il numero che
identifica il numero dispositivo 1,2,3…

Dispositivi di comando, segnalazione e potenza #

Seguendo la regola di identificazione i dispositivi in logica cablata vengono identificati da questi codici alfanumerici:

  • HAx segnalatore acustico
  • HLx segnalatore ottico
  • FUx fusibile
  • KAx relé ausiliario
  • KMx contattore
  • SBx pulsante

Conduttori #

Cavi conduttori
Cavi conduttori

Invece ciascun conduttore ha una sigla ben precisa:

  • L1 fase 1
  • L2 fase 2
  • L3 fase 3
  • N neutro
  • L+ positivo in corrente continua
  • L- negativo in corrente continua
  • PE protezione
  • PEN protezione-terra
  • E terra

Norme #

La realizzazione degli schemi in logica cablata elettromeccanica deve seguire le seguenti norme CEI:

  • Alimentazione circuiti comando e segnalazione CEI 44-5
  • Codici alfanumerici componenti elettromeccanici CEI 3-34 e CEI 44-6
  • Codici alfanumerici morsetti ed estremità dei conduttori CEI 16-2
  • Colori tipici ausiliari comando e segnalazione CEI 16-6
  • Comandi funzionali CEI 44-5
  • Comandi di arresto CEI 44-5
  • Colore e senso di movimento attuatori CEI 45-5