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1. Introduzione

Amplificatore operazionale (opamp)
Amplificatore operazionale (opamp)

Gli amplificatori operazionali, comunemente noti come opamp, sono dispositivi elettronici fondamentali utilizzati per effettuare operazioni matematiche tra segnali come somme, sottrazioni, moltiplicazioni, integrazioni e derivazioni.

Il loro campo di utilizzo è molto vasto:

  • Acquisizione di segnali analogici da sensori (condizionamento, amplificazione, filtraggio)
  • Elaborazione dei segnali (amplificazione, raddrizzamento, integrazione, somme)
  • Generazione di forme d’onda (oscillatori)
  • Conversione A/D (sample and hold, comparatori)
  • Convertitori (corrente o tensione)
  • Buffer (voltage follower)

Un po’ di storia #

Primo opamp - 1964 µA702 (Fairchild)
Primo opamp – 1964 µA702 (Fairchild)

Il concetto di amplificatore operazionale risale agli anni ’60, con l’introduzione del primo op-amp integrato, il Fairchild μA702, progettato da Bob Widlar.

Bob Widlar
Bob Widlar

Questo sviluppo segnò una svolta nella tecnologia dei semiconduttori, rendendo possibile la produzione di amplificatori a basso costo e ad alte prestazioni.

uμA741
uμA741

Successivamente, l’introduzione del leggendario μA741 nel 1968 consolidò l’op-amp come uno standard dell’industria elettronica, grazie alla sua stabilità e facilità d’uso.