Gli interruttori magnetotermici combinano la protezione termica e magnetica in un unico dispositivo. La parte termica protegge da sovraccarichi prolungati, mentre quella magnetica interviene in caso di cortocircuito.
Funzionamento #
Inizialmente l’interruttore deve essere chiuso agendo sul comando manuale oppure, nei modelli più grandi, per mezzo di motori elettrici. In questo modo viene caricata una molla che tende a provocare l’apertura dei contatti, ma è trattenuta da un’ancorina.
Quando una sezione del dispositivo rileva un guasto, la molla viene liberata e si ha lo scatto, cioè l’apertura dell’interruttore. La forza prodotta dalla molla deve essere tanto più elevata quanto maggiore è l’intensità della corrente da interrompere, ovvero il potere di interruzione del dispositivo.
Struttura #
- Leva di comando
- Meccanismo di scatto
- Contatti di interruzione
- Morsetti di collegamento
- Lamina bimetallica (rilevamento sovraccarichi)
- Vite per la regolazione della sensibilità (in fabbrica)
- Solenoide (rilevamento cortocircuiti)
- Sistema di estinzione d’arco
Tipi di interruttori magnetotermici #
Il tipo di magnetotermico da utilizzare è determinato dalla sua curva di intervento:
- Tipo B Soprattutto per uso domestico e per carichi con bassa corrente di spunto, con intervento da 3 a 5 volte la In
- Tipo C Adatto per carichi con correnti di spunto moderate, come motori elettrici, con intervento da 5 a 10 volte la In
- Tipo D Per carichi con alte correnti di spunto, come trasformatori e grandi motori, con intervento da 10 a 20 volte la In
Dati di targa #
- Curva di intervento e Corrente nominale In di impiego
La curva di intervento è identificata da una lettera (B, C o D) e la In dipende dalla richiesta di corrente del carico (disequazioni delle correnti)
- Potere d’interruzione nominale (Pdi o Icn) rappresenta la massima corrente di cortocircuito che il magnetotermico può sopportare senza guastarsi
Nell’immagine sopra: magnetotermico C10 (curva C e In = 10 A) Pdi = 4,5 kA
Corrente di cortocircuito (Icc) e potere di interruzione (Pdi) #
Come si calcola la corrente di corto circuito (Icc) e come si sceglie il potere di interruzione (Pdi)?
Per prima cosa devo calcolare la Zfornitore , sapendo la Valimentanzione (monofase = 230 V, trifase = 230V/400V) e ricavandomi la Icc,fornitore dalla tabella CEI 0-21.
A questo punto utilizzando la tabella dei conduttori posso ricavarmi Zf. La Icc, utenza sarà data dalla Valimentazione diviso la Ztot (Zfornitore + Zf).
Di seguito le formule a seconda del tipo di alimentazione:
A questo punto sapendo la Icc dovrò scegliere la Icn (potere di interruzione nominale) in maniera tale che sia più grande.
Nota bene: Icn è un valore nominale!