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3. Interruttori differenziali (salvavita)

Interruttore differenziale puro Gewiss
Interruttore differenziale puro Gewiss

Gli interruttori differenziali, noti anche come salvavita, proteggono le persone dai contatti diretti e indiretti. Misurano la differenza tra la corrente in entrata e quella in uscita nel circuito; in presenza di una dispersione (quando la corrente in uscita non è uguale a quella in entrata), interrompono immediatamente l’alimentazione.

Struttura #

Struttura interruttore differenziale (fonte: Wikipedia)
Struttura interruttore differenziale (fonte: Wikipedia)
  1. Morsetti di ingresso (dalla linea)
  2. Morsetti di uscita (verso il carico)
  3. Leva di riarmo/disarmo
  4. Contatti di interruzione
  5. Solenoide del meccanismo di sgancio
  6. Toroide (sensore di corrente differenziale)
  7. Circuito elettronico amplificatore
  8. Pulsante di ‘test’
  9. cavo arancione che alla pressione di ‘test’ è attraversato da una corrente

Tipi di interruttori differenziali #

A seconda dello scenario di utilizzo esistono diversi tipi di interruttori differenziali. Si parte dalla tipologia AC fino alla tipologia B. Ogni tipologia successiva mantiene le caratteristiche di quella precedente aggiungendo una caratteristica.

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Tipologia di interruttori differenziali
  • Tipo AC Questo è il tipo più semplice di interruttore differenziale. È progettato per rilevare soltanto le correnti alternate sinusoidali. È adatto per circuiti in cui sono presenti solo carichi puramente resistivi o induttivi senza componenti elettroniche che generano correnti continue o pulsanti.

  • Tipo A Gli interruttori differenziali di tipo A sono in grado di rilevare correnti alternate sinusoidali e correnti continue pulsanti. Sono particolarmente adatti per proteggere circuiti che alimentano apparecchiature elettroniche domestiche e ufficio, come computer, frigoriferi, lavatrici, e dispositivi che contengono raddrizzatori o altri componenti elettronici.

  • Tipo F Questi dispositivi sono simili ai dispositivi di tipo A, ma sono specificamente progettati per offrire una protezione migliore per i circuiti che alimentano motori elettrici moderni con regolazione di frequenza, come quelli presenti in alcuni elettrodomestici e attrezzature HVAC.

  • Tipo B Questi interruttori differenziali sono in grado di rilevare correnti alternate sinusoidali, correnti continue pulsanti e correnti continue lisce. Sono necessari in applicazioni che includono componenti elettroniche avanzate, come i sistemi fotovoltaici, i caricabatterie per veicoli elettrici, e altre apparecchiature che possono generare correnti continue.
Scelta dell'interruttore differenziale a seconda dell'utilizzo
Scelta dell’interruttore differenziale a seconda dell’utilizzo

Dati di targa #

  • IΔn L’interruzione avviene a seconda della sensibilità dell’interruttore che si identifica con il parametro IΔn (Id). L’interruttore differenziale scatta se la differenza tra corrente in ingresso e quella in uscita supera IΔn.
  • Corrente nominale In di impiego

Valori tipici di IΔn= 10-30-100-300-500-1000 mA

Selettività orizzontale #

Selettività orizzontale interruttori differenziali
Selettività orizzontale interruttori differenziali

La selettività orizzontale si verifica tra dispositivi di protezione installati sullo stesso livello dell’impianto elettrico, ma che proteggono circuiti diversi. 

L’obiettivo è garantire che un guasto in un circuito non causi l’intervento degli interruttori che proteggono altri circuiti paralleli. Ciò è particolarmente utile in impianti complessi, dove è importante mantenere l’alimentazione su circuiti non interessati dal guasto.

Selettività verticale #

Selettività verticale interruttori differenziali
Selettività verticale interruttori differenziali

La selettività verticale si verifica tra dispositivi di protezione disposti in serie lungo lo stesso percorso di alimentazione, ad esempio, un interruttore generale seguito da interruttori subordinati che proteggono parti specifiche dell’impianto. 

In caso di guasto in un ramo del circuito, solo l’interruttore più vicino al guasto dovrebbe aprire, mentre l’interruttore generale e gli altri interruttori subordinati dovrebbero rimanere chiusi, garantendo continuità di servizio alle altre parti dell’impianto.